In ricordo dell’amico Ferruccio
(senza il suo appassionato lavoro questa sezione del sito non esisterebbe)

La navigazione di questa sezione segue, per quanto possibile, la nomenclatura binomiale secondo Linneo, pertanto i nomi sono riportati in latino. Per alcune specie è riportato anche il nome con è cui è generalmente conosciuta in italia. Non siamo biologi ma solo appassionati pertanto chi rilevasse errori di catalogazione è pregato di segnalarlo tramite il modulo di contatto

Acetabularia acetabulum

La specie adulta si presente con la forma di un ombrellino di colore biancastro o verde biancastro; un gambo esile di 4-10 cm reca il "cappello" discoidale del diametro di circa 1 cm, leggermente convesso, solcato da raggi. Il bordo del cappello non è perfettamente liscio; alla base del disco vi sono due anelli di "peli" detti corona superiore e corona inferiore. Tutti gli elementi della specie (il cappello è a sua volta formato da articoli o concamerazioni radiali saldati tra loro, gli anelli, il gambo, i rizoidi) sono cavi ed in comunicazione tra loro. Questa alga è annuale ed il gambo persiste durante i 12 mesi mentre il cappello compare tra l'inizio e la fine della primavera, imbiancando di luce gli scogli sommersi che possono esserne anche fittamente tappezzati. La riproduzione avviene per spore, di forma ovale, che si sviluppano nei raggi del disco nel numero di 80-100 per raggio; le spore, dette cisti, vengono liberate dalla rottura delle pareti del disco e rimangono in "dormienza" sino alla primavera successiva; quindi anche la parete delle spore si rompe e permette l'uscita di gameti che, unendosi due a due, formano nuove piantine. L'Acetabularia acetabulum appartiene alla classe delle Cloroficee, all'ordine delle Sifonocladali, alla famiglia delle Dasicladacee. La specie normalmente cresce in colonie numerose; ogni pianta è fissata sempre ad un substrato duro tramite i rizoidi ramificati: dove apparentemente sembra essere insediata sulla sabbia in poche unità, una più attenta verifica mostra che è ancorata a piccoli sassi o gusci di conchiglie; essa si sviluppa in zone vicine alla superficie, riparate e dove la temperatura non scende eccessivamente nemmeno in inverno. Sopporta bene bruschi incrementi di temperatura ed un'alta salinità. In grande quantità si trova fino a 4-5 metri di profondità, molto più raramente e con individui isolati si può trovare fino a circa 30 metri. E' distribuita in tutto il Mediterraneo.


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